• Chi sono
    • About me
  • Contact
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)
sabato, Maggio 10, 2025
Susanna Basile
  • Home
  • Sessuologia
  • Editoria
  • Psicologia
  • Fiction
  • La mistica del vino
No Result
View All Result
  • Home
  • Sessuologia
  • Editoria
  • Psicologia
  • Fiction
  • La mistica del vino
Susanna Basile
No Result
View All Result
Home Psicologia

La donna che cura con l’amore disturbato: la sindrome della crocerossina

Susanna Basile by Susanna Basile
Aprile 4, 2024
in Psicologia
La donna che cura con l’amore disturbato: la sindrome della crocerossina
0
SHARES
25
VIEWS
Share on FacebookShare on Twitter

“Mai più sarò vittima” sembra un racconto di terrore. È la situazione in cui si trovano tantissime donne soprattutto le donne che sono abituate a soccorrere gli uomini: si chiama la sindrome della crocerossina che probabilmente abbiamo ereditato da qualche vita precedente. Quando facevamo la crocerossina durante qualche guerra. La frase ricorrente di queste donne è “io ti salverò”: non ha importanza se hai avuto una famiglia che non ti ha amato, che hai avuto sorelle e fratelli cattivi e crudeli, che sei rimasto orfano di madre a 5 anni e tuo padre andava con altre donne si ubriacava e bestemmiava, e ogni tanto ti picchiava… non ha importanza tutto questo perché io ti salverò e ti insegnerò ad amare e tu mi amerai per questo. Non ha importanza che ti lamenti dalla mattina alla sera che non hai un lavoro e che non hai finito la scuola!

Io ti salverò perché il mio compito è quello di amarti e di farmi amare da te: ricordati che ogni volta che hai bisogno di me mi devi chiamare sempre e comunque e io arriverò da te salvandoti da qualsiasi situazione! Sembra fantascienza ma non lo è almeno una volta tutte quante siamo state afflitte dalla sindrome della crocerossina, è più forte di noi si tratta di una sorta di impotenza psichica appresa sennò in questa vita almeno nelle vite precedenti; è un “vizio” una dipendenza e come tale va trattata.

Chi soffre della sindrome della crocerossina, confonde l’amore con il sacrificio con la deprivazione dei propri diritti e l’esaltazione dei propri doveri. Si sente indispensabile per il proprio compagno e per la propria relazione. Esiste solo se c’è qualcuno da curare o salvare: infatti le crocerossine scelgono generalmente partner che hanno bisogno di cure o attenzioni o aiuto. Mettendo in atto comportamenti materni, protettivi ed accudenti, allo scopo assecondare e gratificare il partner. Apparentemente il prendersi cura dell’altro viene attuato con volontà, consapevolezza e gioia: infatti aiutare l’altro, gratifica il soccorritore. Questi atteggiamenti sono rivolti non solo verso il partner, ma anche a chiunque: genitori, figli, fratelli, amici, colleghi. La crocerossina ha di solito una personalità dipendente, con infinita insicurezza e scarsa autostima. Nell’essere utile per l’altro trova una conferma di sé. L’altro diventa oggetto d’amore incondizionato, viene idealizzato, aiutato e soccorso, a discapito anche del proprio benessere. Chi viene soccorso di solito è una persona complicata, inafferrabile, problematica, con le quali si instaurano relazioni che inizialmente vengono percepite come difficili. Dietro la crocerossina c’è una personalità dipendente e una conseguente paura di ritrovarsi soli, di essere abbandonati o rifiutati. Sono spaventate, anzi siamo spaventate, dall’idea che non ci sia nessuno da aiutare: non ci sentiamo utili e apprezzate.

È più frequente tra noi donne, a causa di valori culturali: le donne sono più predisposte alla cura, all’ascolto, all’empatia, al sostegno, all’aiuto e al sacrificio.

Le cause vanno ricercate nell’infanzia, nella personalità, nello stile di vita, nell’educazione ricevuta, nei bisogni e nelle circostanze della vita attuale. Siamo cresciute in una famiglia in cui erano presenti genitori immaturi o problematici in cui i figli hanno fatto da genitori a loro e a fratelli e sorelle. Oppure abbiamo preso il posto del capofamiglia assente. Da bambine siamo state adultizzate prima di aver sviluppato un’adeguata maturità affettiva. Inconsapevolmente da adulte abbiamo lo stesso atteggiamento relazionale di allora, mettiamo da parte noi stesse per dedicarci all’altro.

La nostra identità è caratterizzata da disistima e bisogno di consenso da parte degli altri. Si scelgono partner bisognosi d’aiuto: spesso si concentrano su uomini malati, depressi, dipendenti, alcolisti o tossicodipendenti, o uomini immaturi, ma potrebbe anche essere possibile un uomo meno problematico, che è meno bisognoso d’aiuto e che cerca autonomia.

Le crocerossine vivono di gratificazione indiretta. Non si sentono contente o gratificate per aver fatto qualcosa di buono direttamente per sé: sono felici e soddisfatte nel vedere un altro gioire per qualcosa che hanno fatto loro. In realtà spesso le crocerossine non aiutano davvero l’altro perché la sua guarigione significherebbe tornare a sentirsi inutili. L’altro diventa è solo un mezzo per colmare il vuoto affettivo ed esistenziale che si portano dentro.

Questi rapporti hanno fine in quanto l’altro decide di curarsi magari andando da una terapeuta che ha superato questa sindrome, perché lei sa come si fa a recuperare la propria autonomia. La crocerossina deve cambiare il proprio lavoro affinché l’altro cambi la professione di malato.

Cosa bisogna fare insieme ad una terapeuta:

alimentare emozioni positive;

prima di accettare di fare un favore a qualcuno imparare a riflettere: cosa comporta per voi questo impegno?

migliorare l’assertività: capire quali sono i propri bisogni e desideri ed esprimerli in modo più chiaro e diretto;

niente senso di colpa ed imparare a dire di no;

riprendersi la propria autonomia: dedicarsi ogni giorno uno spazio per fare ciò che ci piace e riconoscerlo;

non intervenire ad ogni manchevolezza del partner facendo sì che si assuma da solo le proprie responsabilità;

tirare fuori la rabbia e i sensi di colpa accumulati scrivendo un diario, in maniera oggettiva si guardano le cose in un altro modo. Io lo faccio e lo consiglio sempre che le amiche sono altre crocerossine e non vedono la patologia, ma sanno solo dire che è uno “asshole” su di lui che è più o meno stro…

Le affascinanti caratteristiche di una crocerossina sono:

la paura di essere abbandonate e rifiutate;

paura di restare sole: la crocerossina ha un disturbo dipendente di personalità;

sacrificarsi per amore: è necessario soffrire in amore perché è meglio della solitudine;

bassa autostima: la donna si convince della propria importanza per contrastare una bassa considerazione di sé;

dimentica i propri bisogni e desideri;

sostituirsi in tutto e per tutto al partner;

sacrificare la propria vita e i propri spazi per l’altro.

Dopo la terapia vi assicuro che potrete tenere la professione di crocerossina soltanto come divertissement o abitino sexy per carnevale!!!

 

 

Tags: autostimacrocerossinadiariodipendenzasindrome
Previous Post

Chi sono le vergini di ritorno? Le nuove tecniche per ritornare vergini

Next Post

Quando la Venere Callipigia diventa self-mooning

Susanna Basile

Susanna Basile

Next Post
Quando la Venere Callipigia diventa self-mooning

Quando la Venere Callipigia diventa self-mooning

Categorie

  • Art Therapy
  • Donne selvagge
  • DonneLunaSole
  • Editoria
  • Fiction
  • Filosofia erotica
  • Floriterapia
  • Fuori onda
  • La mistica del vino
  • Movie Therapy
  • Mythology
  • Prevenzione stress lavoro correlato
  • Psicologia
  • Sessuologia
  • Theater-therapy
  • Video
  • Vitisolea
  • Wild women
  • Work related stress

Popular Post

L’endometriosi in psicosomatica come espressione del “femminile impazzito”
Psicologia

L’endometriosi in psicosomatica come espressione del “femminile impazzito”

Aprile 4, 2024
Le antiche origini del complesso “maschile” Madonna-Prostituta
Sessuologia

Le antiche origini del complesso “maschile” Madonna-Prostituta

Aprile 4, 2024
L’olio “miracoloso” che sgorga dalle Madonie e i tulipani rossi spontanei
Vitisolea

L’olio “miracoloso” che sgorga dalle Madonie e i tulipani rossi spontanei

Aprile 4, 2024
Lo Sciamanesimo in Sardegna: chi era la femmina Accabadora?
Donne selvagge

Lo Sciamanesimo in Sardegna: chi era la femmina Accabadora?

Aprile 4, 2024
No Result
View All Result
Susanna Basile

© 2024 Susanna Basile psicologa e sessuologa clinica

Naviga nel sito

  • Chi sono
  • Contact
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy (UE)

Seguimi

Susanna Basile
Gestisci Consenso

Susannabasile.it richiede il tuo consenso per utilizzare i tuoi dati personali. Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preference
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • Sessuologia
  • Editoria
  • Psicologia
  • Fiction
  • La mistica del vino

© 2024 Susanna Basile psicologa e sessuologa clinica